La Silp Cgil scende in piazza contro le promesse non mantenute del governo.

Oggi la protesta nazionale che ha interessato anche Sassari e i componenti provinciali del sindacato della polizia di Stato presentatisi in piazza d’Italia davanti alla prefettura.

Diversi i motivi dell’iniziativa, appoggiata da Cgil Funzione Pubblica, e tra questi la contrattazione. «L’inflazione - dichiara il segretario regionale della Silp Cgil Alessandro Cosso - si è mangiata più del 15% del potere d’acquisto degli stipendi mentre l’aumento che avremo dal rinnovo contrattuale è solo del 5/7%. Chiediamo quindi che venga implementato l’aspetto fisso del contratto, che è comunque tra i più bassi in Europa, e riteniamo che su questo punto le risorse stanziate non siano sufficienti».  

L’altro motivo di rivendicazione riguarda le “condizioni pessime” di lavoro dei dipendenti della Polizia di Stato. «A Sassari abbiamo avuto nel 2023 25 pensionamenti, ne avremo 55 nel 2024, e dal 2022 a oggi ci sono stati soltanto gli 18 arrivi in questura, 7 agli uffici di frontiera e 6 alla polizia stradale».

Una penuria negli organici emersa con forza durante l’attacco del commando armato alla Mondialpol di giugno. Gli esponenti del sindacato hanno poi incontrato la prefetta Grazia Fauci affinché il governo, continua Cosso, «tramite lei possa capire le nostre esigenze. Noi non vogliamo più essere marionette ma intendiamo essere attori del percorso che stiamo facendo».

Molte le critiche all’esecutivo ritenuto vicino solo a parole e non nei fatti. «Basta slogan- scandisce Cosso- ci vuole un impegno concreto».    

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