L'autopsia sul corpo di Giovanna Satta, la donna di 25 anni, di Padru, morta due giorni fa nella Clinica di Ginecologia e Ostetricia dell'Aou di Sassari dopo un parto cesareo, programmata per domani, in autotutela, dalla stessa Azienda ospedaliero universitaria, è stata sospesa. L'apertura di una inchiesta ufficiale da parte della Procura di Sassari per omicidio colposo ha bloccato l'esame autoptico. Il fascicolo dell'inchiesta è stato affidato al sostituto procuratore Paolo Piras, e le indagini sono state delegate ai carabinieri del Nas di Sassari.

Proprio i militari nel pomeriggio hanno iniziato a mettere a verbale le dichiarazioni dei familiari della donna e delle persone che hanno avuto modo di vedere la 25enne nelle ultime ore prima del suo ricovero in ospedale. La famiglia di Giovanna Satta, assistita dall'avvocato Giampaolo Murrighile, questa mattina ha presentato un'istanza in Tribunale a Sassari, chiedendo esplicitamente che ogni atto di indagine concreto, compreso l'esame autoptico, sia eseguito su disposizione dell'autorità giudiziaria, nelle forme di legge previste e con procedure che siano a garanzia di tutte le parti coinvolte.

"Abbiamo massima fiducia nella magistratura, per questo auspichiamo l'intervento della Procura affinché l'attività istruttoria sia svolta a garanzia della verità, e che l'esame autoptico sia eseguito con un fiduciario nominato dal pm, quindi con la possibilità che anche le parti possano nominare i loro periti", precisa l'avvocato Murrighile. La donna, al suo terzo figlio, aveva una gravidanza complicata e i medici erano dovuti ricorrere al taglio cesareo per far nascere prematuramente la bambina di 6 mesi, che è sana e salva. Giovanna Satta sarebbe morta qualche ora dopo il parto a causa di un'emorragia.

(Unioneonline/EC)

© Riproduzione riservata