Calo della natalità e perdita di autonomia scolastica alle porte. Si è parlato di questo, ieri a Sassari nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia, nel corso della Conferenza territoriale per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche negli anni 2025-2026.

È il governo a chiederlo e la Regione a lanciare la palla verso i 66 sindaci, i sindacati e i dirigenti degli istituti per chiedere un piano condiviso. «Non vogliamo far mancare al territorio i suoi presidi- afferma Gavino Arru, amministratore straordinario della Città metropolitana e presidente dell’incontro- ma noi siamo solo un ente intermedio che deve trasmettere il programma alla Regione».

Dal confronto è emerso l’intento di tutti di chiedere agli organi istituzionali di evitare ulteriori tagli per le autonomie scolastiche. «Non si può ragionare coi numeri- dichiara Gianfranco Soletta, sindaco di Thiesi- Ogni volta che si sono fatte operazioni del genere con la calcolatrice alla mano ci si è sempre sbagliati».

Il timore è il progressivo impoverimento del tessuto umano delle collettività una volta perduti i presidi. «La scuola- sottolinea Quirico Meloni, sindaco di Villanova Monteleone- rappresenta un punto di riferimento per la comunità in cui si fa gruppo e si realizzano diverse iniziative che includono l’amministrazione e tutto il paese. È fondamentale mantenerla». La Regione aveva dato un mese di proroga- fino al 31 dicembre- per studiare e presentare il piano.

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