Sassari, denuncia l’ex per minacce. Il pm: «Non ci sono prove, va assolto»
Una donna ha portato l’ex compagna in tribunale. Ma le accuse sembrano non reggerePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
14 anni di minacce, dal 2005 al 2019, ma senza dire come e quando. Nei giorni scorsi in tribunale a Sassari si è arrivati alla conclusione di un processo che vede imputato un 49enne sassarese. Ad accusarlo l’ex compagna che ha riferito di un continuo stato di ansia dovuto all’uomo, accusandolo però di episodi, come ha dimostrato la pm Ilaria Achenza in aula, non imputabili alla persona sotto giudizio, dall’incendio della macchina a continue chiamate minatorie dal carcere dell’uomo, tecnicamente impossibili.
Il contesto descritto in udienza è quello di un forte disagio causato dalla tossicodipendenza e dall’astio della donna verso il 49enne che ha finito con il coinvolgere anche la figlia dei due. E proprio la testimonianza della ragazza ha fatto emergere il livore della madre e i suoi propositi evidenziati dalla frase «Lo faccio finire in galera».
La giovane ha negato il quadro persecutorio fornito dalla donna testimoniando anche come questa le abbia impedito per anni di vedere il padre. La pm ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. L’avvocato difensore ha sostenuto che la presunta parte offesa non è credibile chiedendo anche lui l’assoluzione per il suo assistito. Il giudice Paolo Bulla ha rinviato a fine novembre per repliche e sentenza.