Stamattina a Sassari in piazza Castello, a partire dalle 10, si è tenuta una manifestazione "a tutela del salario", organizzata da Cobas Sardegna e dall'associazione culturale Domu de Totus.

L'istituzione del salario minimo garantito è stato il cavallo di battaglia della manifestazione pacifica di protesta, a cui hanno partecipato molti giovani, preoccupati anche dal rincaro dei prezzi. Non sono mancate le critiche al governo di Giorgia Meloni sulla scuola.

«Innalzare a 900 il numero degli studenti per formare un'autonomia scolastica porterà in Sardegna la chiusura di numerosi plessi», commenta Cristiano Sabino, uno degli organizzatori. «Un no deciso ad un'economia di guerra - esclama invece Giancarlo Della Corte, dei Cobas Sardegna -. Questa politica favorisce l'inflazione, l'erosione dei salari e diminuisce sensibilmente la capacità di spendita dei cittadini».

La manifestazione si è chiusa a tarda mattinata. Nulla da segnalare dal punto di vista dell’ordine pubblico, se non qualche polemica con le istituzioni per la mancata autorizzazione alla sosta in piazza D'Italia.
 

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