Dimenticati. In 1600, da tutta la provincia e non solo. Parkinson, ma anche Alzheimer. Quelle malattie neurodegenerative, con cui si fanno i conti, inevitabilmente, prima o poi. Gli ambulatori sono chiusi, da due mesi. Il Centro lavora troppo. Troppe le visite, troppi i ticket, troppa insomma la spesa sanitaria. E allora si chiude. Va a finire che un parkinsoniano con un problema, se non trova un ambulatorio ad accoglierlo, piomba in pronto soccorso. Il che significa ingolfare l'emergenza, con spese sanitarie decuplicate, per un ricovero spesso inevitabile.

Da due mesi il Centro contro i disordini del movimento ha chiuso i battenti. Nessuno ne parla ufficialmente, ma la verità è che lavorava troppo. In 1600 arrivavano da tutta la provincia.

DENUNCIA - È cominciata con una bella sforbiciata alle visite: il Centro restava in piedi ma a mezzo servizio. Il responsabile, Kai Paulus, lo si poteva trovare alle guardie, in clinica. Ore e ore senza la possibilità di visitare, mentre la fila dei pazienti, bisognosi di visita o di una terapia, si ingrossava. Mesi di disagi, in attesa di giorni migliori. Giorni che invece sono solo peggiorati. Due mesi fa l'ambulatorio è stato chiuso, senza una spiegazione.

CONFERENZA STAMPA - L'Associazione Parkinson Sassari e l'Associazione Alzheimer Sassari terranno domani una conferenza stampa alle 10.30 presso i locali di via Luna e Sole 52/a per denunciare la "grave situazione di disagio determinata dalla interruzione del pubblico servizio ambulatoriale di cui sino ad ora i pazienti avevano beneficiato".

L'assistenza sanitaria, infatti, per i malati di Alzheimer e Parkinson è palleggiata fra Aou (l'azienda opedaliero-universitaria) e Asl (Asst) (l'azienda ospedaliera).

Il servizio finora - ricorda l'associazione Parkinson - è stato garantito dalla Clinica universitaria facente capo alla Aou, ed è stato interrotto senza alcuna spiegazione agli utenti. "È stato fatto intendere, ma senza alcuna comunicazione ufficiale, che il servizio verrà garantito in futuro dalla Asl territoriale (Asst). Già da tempo è comunque impossibile accedere al servizio ambulatoriale e prenotare una visita, e si viene invitati a telefonare dopo il 30 di agosto. Una nostra delegazione è stata ricevuta il 10 luglio da Nicolò Licheri, direttore sanitario del distretto di Sassari Asst, che ci informava di non essere al corrente né della interruzione del servizio, né tanto meno del futuro passaggio del medesimo alla Asst. In particolare le richieste urgenti degli utenti vengono indirizzate verso il Pronto soccorso già oberato da richieste più urgenti".

Patrizia Canu

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