Quattordici anni di carcere chiesti, oggi in tribunale a Sassari, per tre persone imputate a vario titolo di furto e ricettazione per fatti che, secondo le accuse, sarebbero avvenuti nel 2014. Il pm Giovanni Porcheddu ha ripercorso gli episodi in questione, a partire dal primo risalente al 22 gennaio di 11 anni fa quando un 48enne di origine romena si sarebbe introdotto nel locale “Antica Caffetteria” a Sassari prelevando 4 slot machine con 9mila euro in contanti.

Un’azione perpetrata con la presunta complicità di un 65enne sassarese che avrebbe avuto nella sua disponibilità le chiavi del bar. Il 48enne avrebbe poi rubato, la settimana successiva, 200 litri di gasolio da un pullman parcheggiato a Sennori per darne una parte al 65enne. Il 18 marzo, infine, lo stesso duo si sarebbe introdotto in un’abitazione di Sassari forzando un armadietto e portando via 4 fucili, una carabina, la canna di un fucile, una pistola beretta e degli orologi. Armi ritrovate dai carabinieri pochi giorni più tardi in un podere di proprietà del terzo imputato, un 51enne sassarese imputato così per ricettazione e detenzione di armi.

Le indagini, come spiegato dal pubblico ministero, si basano sulle intercettazioni telefoniche e ambientali che, per l’accusa, dimostrerebbero la responsabilità degli accusati. Il romeno, ad esempio, riferisce il magistrato, sostiene in una di queste intercettazioni di essere «il professore delle slot-machines» mentre il complice lo istruisce su come rubare nel locale senza far cadere i sospetti su di lui.

Il pm ha chiesto per il 48enne e il 65enne, difesi dagli avvocati Luigi Conti e Sergio Milia, 6 anni a testa di reclusione, e ha sollecitato due anni con pena sospesa per il terzo, assistito dal legale Antonio Secci. Il collegio, presieduto da Giancosimo Mura, a latere Monia Adami e Sara Pelicci, ha rinviato ad aprile per la discussione delle difese.

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