Sassari, caseggiati Area in via Deledda: criticità e qualche abuso
Obiettivo di residenti e amministratori è non abbandonare le abitazioni al degradoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
56 case, quasi 200 abitanti e tante criticità nel quadrilatero Area di via Grazia Deledda a Sassari. Appartamenti consegnati nel 2020, dopo anni di lavori, e che vedono i residenti e i 12 capiscala tenere dritta la barra del timone per mantenere l’armonia tra gli abitanti.
«Pur tra le difficoltà - riferisce Stefano Lupinu, amministratore dei condomini - stiamo portando avanti le azioni necessarie per non abbandonare al degrado queste case. Tutto questo anche grazie al rapporto diretto con l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa e i suoi dirigenti Roberto Ginesu e Andrea Pinna».
Per chi abita gli appartamenti una delle complessità è riuscire a gestire i vincoli messi dalla Soprintendenza. «Ad esempio non ti permettono di collocare gli stendibiancheria - continua Lupinu - o ti impediscono pure di mettere un albero di Natale nel cortile».
Ma i problemi maggiori sono di altro tipo e riguardano spesso la sicurezza degli stabili, sia quelli che danno su via Marghinotti che su via Goldoni. «Non ci sono porte che, ai vari piani, separino l’esterno dalle nostre abitazioni - riferisce una residente - Troviamo gente sdraiata sulle scale, siringhe ed escrementi. Si ha paura a rientrare la notte».
Vi sono poi complicazioni comuni a stabili simili, come il master in comune per l’acqua, oltre all’inutilizzo di ascensori al pianoterra perché, quando piove, si allagano o che non sono mai stati attivati. «Ci hanno detto - dichiara un’altra residente - che per avere i contatori singoli dell’acqua dobbiamo chiedere diverse autorizzazioni e pagarci gli scavi. Ma se siamo qui significa che i soldi non li abbiamo proprio».
Nel complesso esistono degli spazi che avrebbero dovuto ospitare delle strutture commerciali ma che in 5 anni sono rimasti vuoti. «Ne ha sfruttato una parte soltanto l’Ats - ricorda Lupinu - al tempo dell’emergenza covid». Nonostante questi problemi, gli abitanti, o quasi tutti, condividono gli spazi in relativa armonia. «Quasi perché qualcuno- riferiscono- si è preso una parte di spazio condominiale recintandolo e facendolo diventare una sua proprietà abusiva. Abbiamo chiamato la polizia locale per segnalarlo ma senza esito».
Anche Area, al corrente della situazione, sta attenzionando il problema, in attesa di intervenire.