Bagno di folla ieri a Sassari per la 27esima edizione della Discesa dei Piccoli Candelieri. Ad animarla 259 baby portatori, tra bambini e bambine, suddivisi in 20 gremi, che hanno percorso il tragitto da Porta Sant’Antonio a Corso Vico fino alla chiesa di Santa Maria di Betlem.

Il più piccolo si chiama Enea Casu, appena tre anni, e già entusiasta del ballo dei candelieri e del gremio degli Ortolani di cui fa parte. «Ormai dice solo fallu baddà». riferiscono i genitori Francesco e Lidia. 25 le giovanissime presenti, di cui 5 alla guida del candeliere, come Alessia Murgia, 12 anni: «Se i maschi non fanno quello che dico gli urlo contro».

Ci sono capi candeliere nati come Gabriele Delogu, anche lui degli Ortolani, che ha 11 anni e lo fa da cinque seguendo le orme del fratello. Non mancano le new entry, che dicono tanto sul cambiamento sociale attraversato da Sassari negli ultimi anni.

Giorgio, ad esempio, 5 anni, è nato nel capoluogo turritano ma è originario delle Filippine e vuole già diventare un esponente dei Piccapietre. Francesco poi aggiunge alla festa identitaria sassarese un accenno all’orgoglio isolano indossando un copricapo sardo perché, afferma, «così vuole la tradizione».

Nella chiesa di Santa Maria, nel corso dell’evento, presentato da Annarita Oggiano, il sindaco Giuseppe Mascia e il presidente dell’Intergremio Fabio Madau consegnano le medaglie ai piccoli partecipanti, affiancati dall’assessora alla Cultura Nicoletta Puggioni e dalla dirigente del settore Marge Cannas. Il primo cittadino si è soffermato sull’entusiasmo visto nei piccoli portatori e che si augura venga trasmesso anche agli adulti. Nella benedizione conclusiva il Padre Guardiano Salvatore Sanna ha voluto ricordare i tanti bambini che, in questo momento, soffrono nel mondo. Al termine gioia incontenibile per i bambini, nonostante la stanchezza accumulata in oltre 4 ore di esibizione.

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