Si introducevano nelle case rubando gioielli, in alcuni casi li facevano a pezzi per nasconderne l'identificazione e li rivendevano ai compro oro della città.

Il personale della Squadra Mobile di Sassari ha notificato 15 avvisi di conclusione indagini ad altrettante persone responsabili, a vario titolo, dei reati di furto in abitazione e riciclaggio.

Due anni di indagini, che hanno preso il via nella primavera 2018, quando l'ufficio denunce della Questura di Sassari e la Stazione dei carabinieri avevano iniziato a ricevere numerose denunce di furto in abitazione, in gran parte in città ma anche nell'hinterland.

Il modus operandi era sempre lo stesso: i ladri sceglievano i primi piani dei palazzi, infrangevano i vetri di porte o finestre e si introducevano nelle case, dove rubavano gioielli.

(Foto Polizia)
(Foto Polizia)
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Le indagini si sono subito concentrate sui compro oro e hanno individuato una rete di personaggi che gravitano nel mondo della microcriminalità cittadini. Poi hanno ricostruito i loro spostamenti tramite le registrazioni di vari impianti di videosorveglianza. Preziose anche le testimonianze dei derubati, che hanno riconosciuto gran parte dei preziosi recuperati presso i compro oro cittadini e sequestrati.

Del gruppo facevano parte anche amici e familiari degli autori dei furti, erano loro a presentarsi ai compro oro per versare i gioielli trafugati, lasciando credere che fossero di loro proprietà. Molti gioielli venivano fatti a pezzi per essere resi irriconoscibili, ma è stato tutto inutile.

I principali protagonisti della vicenda sono stati tutti arrestati.

(Unioneonline/L)
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