Il dolore per la sua morte è insopportabile. Un'atrocità impossibile da accettare.

Maria Laura Satta, 71 anni, originaria di Porto Torres, ha tentato di difendersi invano e a nulla è servito urlare il nome del marito. Luigi Scassellati, 72 anni, è rimasto ferito gravemente in un tentativo di rapina finito in tragedia. Lei è crollata sotto i colpi di un machete e un bastone, a Kikambala, nella piccola casa dove vivevano durante il periodo estivo.

I coniugi Scassellati da 15 anni si trasferivano nel loro nido, a venti chilometri da Mombasa, un posto "tranquillo e sicuro", come amavano ripetere ai loro figli. Erano partiti lo scorso 11 luglio e sarebbero rientrati in Italia a settembre. Accanto alla loro casa ci sono altre due villette, in una delle quali risiede la famiglia di italiani poi accorsa sul luogo dell'agguato.

I coniugi Scassellati, titolari fino a qualche anno fa a Cremona di un'azienda per macchine da ufficio, avevano deciso di vendere la loro attività per godersi la pensione, spendendo metà dell'anno nella costa keniana. Da anni avevano ridotto al minimo le visite in Sardegna, dove avevano tanti parenti, compreso Franco Scassellati, famoso ceramista.

IL RICORDO - "Maria Laura 'Lalla', conosciuta a Porto Torres per la sua bellezza, dopo essersi sposata con Luigi aveva lasciato la sua città d'origine alla fine degli anni '70 - racconta un amico d'infanzia, Eugenio Cossu - per trasferirsi a Cremona. La ricorderemo per la sua grazia e la sua semplicità".

Figlia di un appuntato della Guardia di finanza, a Porto Torres aveva frequentato le scuole elementari e medie per poi iscriversi a Sassari all'Istituto tecnico femminile. Il marito Luigi lavorava nella società Olivetti a Sassari e con la moglie aveva deciso di avviare un'azienda tutta sua a Cremona, dove entrambi i coniugi hanno sempre vissuto.

"Ho frequentato con lei la terza media - ricorda una sua ex compagna di scuola, Alba Rosa Galleri - faceva parte del gruppo delle belle ragazze di Porto Torres; capelli biondi, sempre elegante, con le amiche andava a ballare allo Scogliolungo".

Il fratello Giovanni, residente a Porto Torres, ha preferito non dire una parola sulla tragica morte della sorella.

LA RICOSTRUZIONE - Scioccato il nipote Jacopo Scassellati, che ha dichiarato di aver ricevuto notizie frammentate. Per ora, ha solo appreso la dinamica del terribile omicidio.

Domenica mattina, il giardiniere ha lasciato da soli i coniugi per andare a messa (un passaggio su cui i figli si interrogano da ore). Luigi era già in piedi ed è uscito a sua volta di casa per richiudere il cancello dall'interno, ma mentre costeggiava il muro di cinta per rientrare in casa si è trovato davanti i suoi aggressori che con inaudita violenza lo hanno colpito più volte con machete e bastone; poi lo hanno trascinato all'interno dell'abitazione, lasciandosi dietro una scia di sangue.

La moglie, Maria Laura, in quel momento era in bagno. Gli aggressori hanno fatto irruzione e si sono accaniti anche su di lei.

Così i due corpi martoriati sono rimasti a terra per ore prima dell'allarme lanciato da Fabio, un loro amico atteso per pranzo. Ancora non si sa cosa abbiano portato via i rapinatori.

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