Il fenomeno del randagismo nella città di Porto Torres deve essere gestito confrontandosi con volontari assennati e associazioni attive nel territorio. A chiederlo è l’associazione “Anime Feline” Odv che lamenta una scarsa considerazione da parte delle istituzioni verso il problema.

«Ad oggi nessuna risposta, anche per ciò che riguarda la domanda da noi presentata il 20 settembre del 2022 all’ufficio Ambiente del Comune di Porto Torres, per il riconoscimento di due colonie feline, site all’interno del territorio comunale con ulteriori integrazioni datate 28 novembre dello stesso anno», sottolineano i responsabili dell'associazione. Nel frattempo, la popolazione di gatti è cresciuta con conseguenti aumenti di spese alimentari e veterinarie a carico dei volontari e delle associazioni, che non ricevono nessun contributo da parte dell'amministrazione per sopperire, almeno in parte, alle spese sostenute. Regolamenti e leggi prevedono il censimento dei gatti liberi e delle colonie feline sul territorio.

«Ci domandiamo che fine abbiano fatto le politiche, le iniziative e le campagne di sensibilizzazione», aggiunge Emanuela Fanari, responsabile di Anime Feline, «nonché le attività di informazione e progettazione mirate ad incentivare l’adozione degli animali abbandonati e finalizzate ad arginare il fenomeno del randagismo, insieme al bando della manifestazione d’interesse da parte delle associazioni di volontariato senza fini di lucro, finalizzata alla stipula della convenzione con il Comune per lo svolgimento di attività dirette alla tutela e al benessere animale». L’associazione chiede una maggiore attenzione nei confronti dei volontari che svolgono, in alcuni casi, il lavoro di competenza delle istituzioni. 

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