È cominciato oggi a Sassari il processo nei confronti di cinque pastori – che hanno scelto il rito ordinario – in relazione ai disordini del febbraio 2019 nell’ambito delle proteste contro il prezzo del latte. Gli imputati devono difendersi dalle accuse che li indicano fra i protagonisti di due episodi: il blocco di un autotrasportatore vicino a Torralba, dove i manifestanti avevano gettato a terra tutta la merce e minacciato l’autista, e l'assalto al caseificio Pinna di Thiesi, quando un centinaio di pastori avevano costretto imprenditori e i dipendenti a barricarsi nel caseggiato, provocando poi danni allo stabilimento, sfondando porte e finestre, versando a terra il latte. I locali erano stati allagati e le strumentazioni manomesse.

I pastori sono difesi dagli avvocati Giulio Fais, Simona Pedde, Margherita Baragliu, Maria Assunta Argiolas, Maria Vittoria Pigliaru e torneranno in aula il 27 settembre, quando saranno sentiti 19 testimoni chiamati dalla Procura.

Oggi, nella stessa udienza, un altro allevatore ha scelto invece la messa alla prova, come avevano già fatto altri 20 imputati: per loro l'udienza per definire i progetti di messa alla prova è stata fissata il 19 luglio. 

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata