Il ministero dell’Ambiente e della Transizione ecologica sarà parte civile del processo per disastro ambientale per la discarica non autorizzata di Minciaredda, la cosiddetta “collina dei veleni” sita nella zona industriale di Porto Torres. Una decisione presa dai giudici del collegio presieduto da Mauro Pusceddu - a latere Giulia Tronci e Sergio De Luca - che hanno accolto la richiesta del ministero. Respinta invece quella della provincia di Sassari  e delle associazioni ambientaliste quali il Comitato Tuteliamo il Golfo dell’Asinara e il Comitato azione, protezione e sostenibilità ambientale, tutelati entrambi dall’avvocato Pina Zappetto.

Gli imputati - Gianluca D’Aquila, Luigi Volpe, Francesco Misuraca e Giovanni Milani - sono accusati dal pubblico ministero Paolo Piras di non avere posto in essere la manutenzione, la sorveglianza e i controlli della discarica nella zona industriale di Porto Torres, in località «La Marinella», conosciuta come area «Minciaredda». Accolti come parti civili della causa sono i Comuni di Sassari e di Porto Torres, l'Ente Parco dell'Asinara, la Regione Sardegna e il Wwf.

Nel 2015 i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Sassari, dopo accertamenti tecnici, avevano eseguito il sequestro preventivo, disposto dal Gip del Tribunale di Sassari, della discarica abusiva denominata “Minciaredda”, una vasta zona di circa 35 ettari adibita a deposito di rifiuti speciali anche pericolosi di origine industriale, posta all’interno dell’area di proprietà di Eni. 

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