Potenziata la Security nei porti di Porto Torres, Olbia e Golfo Aranci
Massimo Deiana, presidente della Port Authority: «Il processo, a breve, interesserà anche gli scali del Sud»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nuove apparecchiature nei porti del Nord Sardegna per l’adeguamento degli scali ai più avanzati standard in materia di Security portuale.
Da questa settimana entreranno gradualmente in funzione i nuovi impianti posizionati sotto le tendostrutture mobili recentemente installate nei porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres. Strumentazioni e postazioni per circa 2 milioni e 850 mila euro, che andranno a sostituire e integrare i sistemi di controllo già operativi negli scali, permettendo una più rapida ed efficace gestione dei controlli, in particolare quelli più approfonditi per i passeggeri con auto al seguito e, soprattutto, la possibilità di rimodulare i varchi di accesso, con separazione delle procedure per l’imbarco sui traghetti da quello sulle navi da crociera.
A Porto Torres, con un investimento di circa 1 milione e 800 mila euro, sono previste 13 tendostrutture attrezzate con 11 apparecchi radiogeni per il controllo bagagli, di cui uno mobile montato su furgone; 19 metal detector (di cui 7 a portale e 12 manuali) per i controlli sui passeggeri; 6 rilevatori di esplosivi; 4 dispositivi con telecamera integrata per il controllo automatico da postazione video dei sottoscocca dei mezzi in imbarco; 6 telecamere sonda portatili e un impianto ricetrasmittente che gestirà 28 apparecchi radio.
Nel porto dell’Isola Bianca di Olbia sono stari spesi 740 mila euro per installare nuove tendostrutture attrezzate, per un totale di 4scanner radiogeni e uno mobile su furgone; i metal detector saranno 11; due rilevatori di esplosivi, una telecamera sonda portatile, un sistema ricetrasmittente per la gestione di 25 apparecchi radio.
Infine, a Golfo Aranci, per una spesa pari a 285 mila euro, sono 2 le tendostrutture attrezzate con altrettanti apparecchi radiogeni per il controllo bagagli; 7 metal detector; un rilevatore di esplosivi, una telecamera sonda portatile per ispezioni della sottoscocca dei mezzi e un sistema ricetrasmittente con dotazione di 10 apparecchi radio. Nello scalo di Santa Teresa con un finanziamento di circa 500 mila euro, verrà posizionato un prefabbricato adibito a control room, area per ispezione bagagli attrezzata con impianti radiogeni, metal detector, e un nuovo impianto di videosorveglianza supportato da quattro nuove torri faro led.
«Il nuovo sistema ci consentirà di gestire con ancora più rapidità ed efficacia i controlli su mezzi e passeggeri, - ha detto Massimo Deiana, presidente della Port Authority- in previsione di un riallineamento definitivo dei traffici commerciali e crocieristici ai livelli pre-pandemia.Un processo, quello che riguarda il settentrione isolano, che rappresenta la punta di diamante del sistema dei porti della Sardegna e che, a breve, interesserà anche gli scali del Sud».