Pace fatta tra i due comuni di Porto Torres e Florinas dopo il trasloco della famiglia rom nel comune del sindaco Enrico Lobino.

Ieri sera si è completato lo sgombero dell'Ostello della gioventù, occupato abusivamente sei anni fa dalla famiglia nomade che, grazie ai voucher abitativi, finanziati dalla giunta Pigliaru, è riuscita ad acquistare una casa nel Comune di Florinas.

Il sindaco Lobino aveva parlato di "una patata bollente scaricata nel suo territorio", ma nei giorni scorsi, dopo l'interlocuzione tra gli uffici dei Servizi Sociali, si è raggiunto un accordo sulla condivisione del progetto sociale che accompagna i voucher abitativi, un piano di inserimento nel tessuto sociale, di integrazione scolastica e lavorativa.

L'amministrazione comunale continua così il progetto di inclusione delle famiglie rom occupanti il campo rom, dove sono rimasti 14 persone, due famiglie composte da 9 e 5 persone che fanno resistenza esprimendo il desiderio di rimanere a Porto Torres.

"Un problema che permane - ha spiegato l'assessore ai Servizi Sociali, Rosella Nuvoli - perché con quelle cifre sarà difficile trovare in questo comune una soluzione abitativa. È certo però che il nostro progetto finanziato dalla Regione prevede non la ricerca di una abitazione in affitto, ma l'acquisto di una casa adeguata per tutti i nuclei familiari, che sia per loro una soluzione abitativa definitiva".

All'interno del campo anche un'altra famiglia di 7 persone ha trovato sistemazione nell'agro di Sassari, mentre un uomo rimasto vedovo ha preferito l'acquisto di un camper per poter raggiungere altrove i suoi parenti.

"Ci stiamo interfacciando con delle agenzie della zona di Torino, perché un nucleo numeroso di 11 persone sta valutando la possibilità di acquistare una casa", ha aggiunto l'assessore, "mentre un altro nucleo di 8 persone sta valutando se ritornare in Serbia per ricongiungersi con i parenti o trasferirsi nella zona del cagliaritano. Altri 10 occupano la sede dell'associazione Il Risveglio".

Non sempre le agenzie immobiliari danno credito alle famiglie rom che vanno a contrattare.

Ogni componente gode di 4mila euro di voucher abitativo che sommato a quello corrisposto agli altri familiari, potrebbe raggiungere una cifra sufficiente ad acquistare una casa nei paesi dove i costi sono accessibili.

"La famiglia che ha occupato la casa di via Manno - aggiunge l'assessora Nuvoli - non era stata conteggiata nella proposta fatta alla Regione perché assente da Porto Torres da tre anni. Era andata via senza dare comunicazione ai Servizi sociali ed è ritornata informata dai parenti che c'era una casa libera, un immobile inagibile fatto sgomberare perché c'era il solaio pericolante, una sistemazione che ci dà preoccupazione perché ci vivono all'interno sei bambini. Per fortuna abbiamo delle economie sul finanziamento regionale, quindi stiamo trattando con loro che ci hanno proposto l'acquisto di un camper, pertanto cercheremo di formalizzare quanto prima".
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