Porto Torres, tra le barche dei diportisti cumuli di polistirolo
La protesta: "Spazzatura che rappresenta una minaccia per il mare"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Basterebbe fare una passeggiata lungo il porto di Porto Torres, ogni volta che soffia il vento, per trovare rifiuti trasportati dall'acqua, e tra questi sempre più la neve bianca del polistirolo sbriciolato.
Cassette, pontoni e galleggianti depositati dai pescherecci sulle banchine del porto commerciale, materiale leggero che il vento spinge facilmente nello specchio acqueo dove, in questi giorni di maltempo, si vedono galleggiare. Cumuli di rifiuti, trascinati dalle onde, si insinuano tra le imbarcazioni dei diportisti che lamentano una situazione di degrado.
"Nell'appalto di servizio di pulizia dei rifiuti del porto dovrebbe essere prevista la raccolta della spazzatura in mare - sostengono - quella pericolosa, non biodegradabile che rappresenta una minaccia per il mare. Occorre sensibilizzare i pescatori per consigliare l'uso di cassette di legno in grado di non inquinare i mari".
Il polistirolo è un materiale molto usato per molti tipi di imballaggi, ma è anche molto utilizzato in mare e nei porti commerciali e in particolare nella pesca. Purtroppo il polistirolo espanso non si biodegrada mai completamente e può rappresentare una grave minaccia per la vita marina, dato che si sgretola in migliaia di frammenti che pesci ed altri animali scambiano per cibo.
Il Parco nazionale dell'Asinara ogni anno avvia l'iniziativa "Spazzamare" in grado di raccogliere le microplastiche dai fondali marini e dalle coste dove spesso si deposita ogni genere di materiale inquinante.