Porto Torres, prima versione del Puc: individuate le zone di sviluppo turistico
Il piano approdato questa mattina in commissione Urbanistica comprende Balai Lontano, via dell’Industria, via SassariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cinque zone F destinate allo sviluppo turistico del territorio di Porto Torres, individuate a Balai Lontano, via dell’Industria, via Sassari e circonvallazione negli ingressi della città, una cinquantina di ettari di superficie per realizzare strutture ricettive con funzioni diverse. Questi i punti di interesse individuati dall’amministrazione nel Piano urbanistico comunale, elaborato dall’ufficio del Piano e approdato questa mattina in commissione Urbanistica, con al centro la presentazione sullo stato di avanzamento della progettazione a seguito della conclusione del lavoro di analisi.
Una prima versione discussa in aula con scontri dialettici fra maggioranza e minoranza. La commissione presieduta da Gavino Sanna, ha visto la partecipazione di Mario Cappai, dirigente del settore Urbanistica, che ha illustrato, alla presenza dell’assessora competente Gian Simona Tortu, i diversi passaggi dell’iter, piuttosto tortuoso, che hanno portato all’adeguamento del Puc al Piano paesaggistico regionale, come richiesto dalla Regione. «Il filo conduttore che muove tutto il lavoro portato avanti dall’ufficio del Piano intorno al Puc - ha dichiarato l’assessora Tortu - è la concretezza che porterà a dare certezze alla comunità turritana, agli investitori e agli operatori di vari settori, attraverso l’ottenimento dell’atto di coerenza da parte della Regione». Alla base dell’attività dell’amministrazione vi è la scelta di procedere applicando la procedura semplificata (l’articolo 20 bis della L.R. n. 45 dell’89), che consente di concludere il percorso di approvazione del Piano urbanistico nei tempi più celeri possibile. Uno strumento tanto atteso che si avvia alla conclusione per l’approvazione, prevista entro il 2024.
«La normativa in questione, infatti, prevede la formulazione da parte della Regione delle osservazioni necessarie all’adeguamento dello strumento urbanistico, adottato nel 2014, al Piano Paesaggistico Regionale», aggiunge l’esponente dell’esecutivo «osservazioni che l’amministrazione deve necessariamente recepire in sede di adozione definitiva così come previsto appunto dalla procedura semplificata. In buona sostanza stiamo portando a conclusione un percorso estremamente complesso che va avanti da più di venti anni e lo stiamo facendo con una visione programmatoria coerente con le indicazioni degli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni e con la strumentazione urbanistica sovraordinata quale, oltre al PPR, il Pai, Piano di Assetto Idrogeologico». Ripartendo dalle indicazioni fornite dalla Regione, l’amministrazione ha ritenuto individuare delle zone di interesse F, due in particolare sono quelle che si avvicinano all’area costiera e possono trovare forza di un insediamento turistico anche grazie alla cittadella sportiva, un’area di sviluppo e che ambisce a crescere e diventare Polo attrattivo per diversi sport, tale da generare un punto di attrazione per gli investitori. Di tutt’altra idea l’opposizione che ha contestato «la mancanza di visione di sviluppo per la città», ma con posizioni diverse. Per il leghista Ivan Cermelli «adottare il Puc in tempi celeri è fondamentale, un iter partito dal 2001 e che con il trascorrere del tempo porta ad una evoluzione della realtà diversa da quella programmata in origine e, quindi, si rischia di approvare un documento anacronistico. Le mie perplessità riguardano i vincoli imposti dalla Regione che imprigionerebbero il piano urbanistico, un Puc privo di una visione politica e di crescita della città». Ico Bruzzi di Sardegna al centro 20 Venti sottolinea «mi aspettavo delle novità relative a nuove zone di sviluppo, come ad esempio aree dedicate ai grandi eventi, una programmazione spinta verso l’individuazione di spazi da valorizzare». Adottato nel 2014, lo strumento aveva perso efficacia dopo 3 anni dalla data di adozione e la Regione aveva inviato una lettera nella quale paventava il rischio di commissariamento. Il 31 marzo 2022, l'amministrazione comunale avvia la richiesta della valutazione del Piano Urbanistico adottato, al fine di continuare l'iter di approvazione in consiglio comunale. Richiesta alla quale la Regione ha risposto dopo due mesi, trasmettendo una relazione istruttoria di 83 pagine nella quale ha chiesto al Comune di concludere il processo di copianificazione dei beni paesaggistici e identitari con Mibact e Regione in base all'art. 49 delle NTA del PPR. Gavino Sanna, consigliere Pd si dichiara soddisfatto del lavoro svolto dall’amministrazione per portare a compimento il percorso di approvazione del Piano. «abbiamo lavorato per chiudere uno strumento cardine dello sviluppo del nostro territorio».