È come attraversare una vera giungla, fra erba e arbusti cresciuti a dismisura “contaminati” da rifiuti di ogni sorta. Non è la periferia di Porto Torres, ma via Ponte romano, nel pieno centro cittadino, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e da quella marittima. Un luogo dove si registra un flusso di traffico notevole, una di quelle zone che dovrebbero rappresentare il salotto della città, un tratto che accompagna i turisti verso le rovine dell’antica città romana di Turris Libisonis e il museo dell’Antiquarium Turritano.

Poco distante anche l’ufficio postale e la sede del Parco nazionale dell’Asinara. La cornice è il degrado e l'incuria. Erba che cresce senza controllo tra il vecchio passaggio a livello e i binari che hanno esaurito da tempo la loro funzione, divenuti ostacolo al transito di auto e trappola per i pedoni. Arbusti invasivi anche nella nuova stazione della F impediscono di ammirare dall’esterno l’area archeologica circondata da incuria e degrado.

Una delle zone più ricche e particolarmente suggestive della città di Porto Torres, un gioiello di storia e cultura che chiede rispetto da troppo tempo.

La zona è percorsa dai turisti che si recano a visitare la bellezza del patrimonio archeologico, visitatori costretti ad attraversare una zona in stato di abbandono. 

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