Porto Torres, Bnl a rischio chiusura. L’allarme dai commercianti: «Il corso è in progressivo declino»
«Residenti in calo, attività in sofferenza e mancanza di un’illuminazione adeguata: la gente o si trova un luogo confortevole o scappa altrove»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Prelievi impossibili, soprattutto nei primi giorni di ogni mese. Di contanti non c’è traccia. Da qualche tempo la filiale della Banca nazionale del Lavoro, in corso Vittorio Emanuele, nel cuore della città di Porto Torres, si presenta come una struttura in dismissione, con gli sportelli interni chiusi al pubblico, e le casse di prelievo e versamento che negano il servizio per insufficienza di banconote. Disservizi che stanno causando disagi agli utenti.
«Succede spesso di ritornare per due giorni di seguito per prelevare col sistema bancomat ma le casse sono vuote, mancano i contanti, la gente si lamenta perché non vi sono neppure operatori per garantire le operazioni da sportello», spiegano gli utenti.
Soltanto tre impiegati per assicurare le pratiche più veloci. A caricare periodicamente il denaro nelle casse bancomat sono gli operatori della Mondialpol, ma i contanti si esauriscono presto. Ormai si è perso il rapporto fiduciario con diversi correntisti.
Sono in tanti a sostenere che questo problema «è solo l’anticamera della morte di un altro servizio cancellato nel centro cittadino e che la filiale chiuderà a breve definitivamente».
Il cuore della città che si svuota non rassicura i commercianti. «Mancano i servizi essenziali e Porto Torres sta diventando città dormitorio», lamenta Davide Rando, commerciante di uno dei negozi di abbigliamento nel corso Vittorio Emanuele. «Il corso in progressivo declino, tra residenti in calo, attività commerciali in sofferenza e servizi in erosione, ha bisogno di maggiore decoro e di una illuminazione adeguata, - aggiunge - con la gente che deve poter uscire e trovarsi un centro confortevole, con fioriere e abbellimenti, posteggi che dovrebbero funzionare con il disco orario capace di eliminare la sosta selvaggia che impedisce la rotazione delle auto, un piano di valorizzazione in grado di rivitalizzare il centro della città, dove ormai non ci passeggia più nessuno».
