Statue in legno alte oltre due metri, una composizione che ogni anno impreziosisce di nuovi personaggi il suggestivo presepe, disposto davanti la splendida basilica di San Gavino, a Porto Torres. Realizzato dall'artista Fabrizio Budroni e da Giacomo Rum e allestito con la collaborazione della Multiservizi e dell’ufficio Manutenzioni del Comune, nella serata di ieri le statue sono state benedette da monsignor Salvatore Masia in occasione della inaugurazione.

Il  presepe ligneo è stato valorizzato dalla nuova figura del pastore, posto in prossimità della natività, e dalle statue dei re Magi che portano con sé tre doni originali: la colomba simbolo della pace, costretta a stare nel filo spinato, la luna in rappresentanza dell’accoglienza, della maternità e della femminilità e infine uno scrigno di speranza. 

«Le statue sono state realizzate con materiale di recupero, arricchite da particolari di alluminio recuperati da aziende della zona industriale e altri pezzi di rame», spiega Giacomo Rum, che ha contribuito al restauro del presepe. «Il volto della Madonna è stato scomposto secondo lo stile di Picasso e un richiamo della città si individua nel bordo della culla che indica dove si trova Turris, con le sette arcate del Ponte Romano dove scorre il Rio Mannu, messaggi nascosti simbolo di Porto Torres».

Davanti all’allestimento una enorme stella che indica il cammino alla vita. Uno spettacolo per i tanti curiosi, un messaggio di fede per i credenti. 

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