Pescatori Digitali: un coliving internazionale a Stintino
Obiettivo trasformare il borgo, durante la bassa stagione turistica, in un hub per nomadi digitaliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A novembre il borgo marittimo di Stintino, nella punta nord-ovest della Sardegna, diventerà il laboratorio di un progetto innovativo che punta a rivoluzionare il concetto di turismo nelle piccole comunità costiere.
Pescatori Digitali, che propone un modello innovativo di coliving diffuso, è un’iniziativa dell’associazione Absentia - Exploring the Absence, co-finanziata dalla Fondazione di Sardegna, un progetto pilota che mira a trasformare Stintino in un hub per nomadi digitali, creativi e remote workers durante la bassa stagione turistica, quando il borgo, conosciuto per le sue spiagge paradisiache e il mare cristallino, si svuota dei consueti flussi turistici estivi.
L’'obiettivo è duplice: da un lato, rivitalizzare l’economia locale attraverso un modello di coliving diffuso che abbraccia l’autenticità della vita stintinese; dall'altro, creare un’esperienza di turismo sostenibile che valorizzi le tradizioni locali e permetta ai partecipanti di immergersi nella cultura e nella comunità del luogo.
Con i suoi 1.500 abitanti, Stintino è un esempio emblematico di una comunità che vive di turismo fortemente stagionale. Durante i mesi estivi, la località si riempie di visitatori, con un impatto evidente sull’ambiente e sull’economia locale. Tuttavia, durante l’autunno e l’inverno, il paese vive un rallentamento economico e sociale significativo.
Pescatori Digitali vuole invertire questa tendenza, creando un ciclo continuo di sviluppo economico e sociale attraverso la presenza di nuovi abitanti temporanei: nomadi digitali e creativi che possono lavorare a distanza, ma che vogliono anche far parte della vita locale.
«Non si tratta solo di portare persone qui», afferma Fabrizio Contini, fondatore di Absentia e promotore del progetto, «ma di creare un vero e proprio scambio culturale tra i partecipanti e la comunità di Stintino. Vogliamo dimostrare che un borgo così piccolo può prosperare anche durante la bassa stagione, grazie a un turismo responsabile e sostenibile.»