E' diventata un appuntamento consueto e atteso l'edizione estiva del "Clothes Sharing” promossa dall’associazione Sa Domo de Totus nella sede di via Frigaglia 14B, nel centro storico di Sassari.

Sono stati prima raccolti e poi distribuiti gratuitamente a tutta la cittadinanza vestiti per adulti e bambini, selezionati e ben tenuti, senza alcun costo per chi ne ha usufruito. Un gesto - hanno sottolineato gli organizzatori - che va ben oltre la logica dell'assistenza: «È una piccola ma significativa risposta al carovita e all’impoverimento generale che colpisce sempre di più le nostre famiglie» – spiega Rosalba Pisanu, responsabile del progetto mutualismo dell'associazione - «Viviamo in una società dove le risorse vengono sempre più drenate verso la spesa militare e la guerra, a scapito del benessere collettivo. Noi scegliamo di stare da un’altra parte, dimostrando che la solidarietà può essere organizzata e praticata ogni giorno».

Dietro ogni abito piegato con cura sugli scaffali, non c’è solo il gesto di donare o ricevere, ma un’idea di società alternativa, fondata sulla condivisione dei beni, sulla collaborazione e sulla costruzione di reti dal basso. La sede di Sa Domo si è trasformata per cinque giorni in uno spazio di incontro, ascolto e mutuo aiuto, popolato da giovani, famiglie, anziani e curiosi, uniti dal desiderio di riscoprire il valore delle relazioni umane e della solidarietà concreta.

 

L’iniziativa non si esaurisce però in questa occasione. Sa Domo de Totus intende infatti rendere strutturale questo servizio, trasformandolo in un presidio permanente di “clothes sharing” – con il coinvolgimento delle scuole del territorio e la costruzione di una rete cittadina contro lo spreco e per la giustizia sociale e in tale prospettiva l'associazione ha da tempo avviato un dialogo con i responsabili del progetto VIVA  - Vivere e abitare il centro, il progetto del Comune di Sassari finanziato nell’ambito del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA).

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