Nicola Pasquarelli, ucciso a bastonate e bruciato a Sassari: al vaglio le telecamere e i telefoni degli indagati
Accertamenti tecnici irripetibili il prossimo 9 ottobre sul terribile delitto avvenuto lo scorso agosto a PiandannaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Le indagini sull'omicidio di Nicola Pasquarelli, ucciso nella zona di Piandanna a Sassari lo scorso agosto, continuano, lunedì 9 ottobre, con l'accertamento tecnico non ripetibile dei supporti digitali e informatici.
Si parla quindi delle immagini registrate dalle telecamere della zona e dei cellulari dei due indagati, Antonio Luigi Fiori, difeso dagli avvocati Elisabetta Udassi e Roberto Risi, su cui pende l'accusa di omicidio, occultamento di cadavere e furto, e di una 26enne, fidanzata del 48enne, assistita dal legale Elias Vacca, indagata invece solo per furto.
Un esame che ricostruirà i movimenti dei due dopo la morte del 78enne, ucciso con dei colpi di bastone e al cui cadavere era stato dato fuoco in una rientranza dell'area verde di fronte all'Orto botanico.
Diverse cose da verificare, a cominciare dal furto, coi soldi e le carte di credito sottratte al pensionato nella sua abitazione di via delle Conce, o la provenienza della benzina. Fiori, in carcere a Bancali dal giorno dopo il ritrovamento del cadavere, si è sempre proclamato innocente. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Lara Senatore.