Chiuse le indagini nei confronti dei "custodi" della maxi-piantagione di marijuana scoperta dalla Polizia di Sassari nel luglio 2017.

Si tratta complessivamente di nove persone, appartenenti a due diverse famiglie, che si alternavano nella cura delle centinaia di piante (458 quelle sequestrate, assieme a quasi 5 chili di marijuana).

La notifica di conclusione dell'inchiesta è stata recapitata ai diretti interessati dagli agenti, coordinati dal pm Maria Paola Asara. Ora il giudice potrà rinviarli a giudizio.

Nel corso degli accertamenti è stato appurato che la piantagione veniva sorvegliata da vigilantes armati e che vi avevano accesso anche minorenni.

Non solo, dall'analisi delle immagini riprese dal sistema di sorveglianza di cui era dotato la serra è anche emerso che le "pistole semiautomatiche - si legge in una nota della Questura - venivano maneggiate imprudentemente dai capi famiglia, anche davanti ai figli minorenni". "La stessa visione delle immaginim, inoltre, ha consentito di scorgere i minori, incuriositi dalle armi ostentate dai genitori, maneggiare le stesse esponendo a rischio tutti i presenti".

Lunga la lista di reati di cui dovranno rispondere gli indagati in caso di processo: produzione, traffico, detenzione illecita di sostanze stupefacenti e per detenzione di più armi comuni da sparo.

Il tutto proprio con l'aggravante di aver agito coinvolgendo minorenni.

(Unioneonline/l.f.)
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