Il Parco nazionale dell'Asinara diventa protagonista della battaglia contro l'inquinamento da plastica in mare. Capofila del progetto Clean Sea Life, cofinanziato dalla commissione europea, ha promosso quattro incontri webinar, aperti a tutti i cittadini, e in particolare alle guide e agli operatori del parco, capaci di sensibilizzare il pubblico sulle "buone pratiche" che riducono l'impatto dei rifiuti sull'ambiente.

L'evento principale è programmato per il 22 gennaio, quando nella sede virtuale del Parco si annuncerà il report finale del progetto europeo alla presenza del ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Un'occasione per fare un consuntivo dei quattro anni di impegno nella lotta al mare di plastica, per il quale Clean Sea Life è stato già definito dalla Commissione Europea come uno dei progetti di maggiore successo del programma Life.

Esperti del progetto presenteranno le reali proporzioni del problema nei mari italiani, affrontando casi di studio e presentando gli aggiornamenti sulle politiche europee per la riduzione della plastica in mare. Si affronterà il problema delle tonnellate di plastica che ogni anno finiscono nelle spiagge, compreso il litorale dell'isola dell'Asinara. Finirà in tribunale l'incidente a un depuratore campano che, nel febbraio 2018, causò lo sversamento in mare di milioni di dischetti di plastica, utilizzati per il trattamento delle acque. Spinti dalle correnti, i dischetti si sono via via spiaggiati lungo tutte le coste del Mediterraneo centro-occidentale e anche sull'isola dell'Asinara.
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