Assolto perché il fatto non sussiste.

Si è conclusa oggi la vicenda processuale di un 37enne algherese protagonista, nel luglio di quattro anni fa, di un caso che al tempo fece scalpore.

L'uomo aveva parcheggiato l'automobile in uno stallo per disabili nella zona Lido della città catalana ricevendo una contravvenzione dalla polizia municipale.

A quel punto aveva ingaggiato una discussione con due agenti in cui, tra l'altro, aveva pronunciato al loro indirizzo la frase, riferita all'entità della multa: “Tutti in medicine ve li spendete questi soldi!”.

Subito dopo lo scenario era cambiato perché, alla richiesta dell'identificazione, la persona, che soffrirebbe di “stati ansiosi”, si era rifugiata nell'automobile. E da lì era nata una colluttazione tra quest'ultimo e il poliziotto.

L'agente, secondo il capo d'accusa, aveva ricevuto dei calci da parte dell'uomo, nel frattempo riparatosi sul sedile del passeggero. Mentre il 37enne sarebbe stato percosso a più riprese dal vigile sul capo, questa la sua versione, con il calcio della pistola.

Le ferite di entrambi erano poi state messe a referto entrando a far parte del fascicolo dell'istruttoria insieme alle testimonianze di chi ha assistito allo scontro.

Per l'algherese i capi di imputazione erano oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni.

Oggi, davanti al pm Andrea Giganti e all'avvocato Luigi Satta, difensore dell'imputato, la giudice Claudia Sechi, ha deciso per l'assoluzione come peraltro richiesto dallo stesso pubblico ministero.   

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