Lingua blu a Porto Torres, Molino: «Vaccini e risarcimenti immediati»
Parla l’imprenditore agricolo, titolare di una delle aziende zootecniche colpite dalla recente emergenza sanitariaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«I blocchi ufficiali disposti per le aziende agricole operanti nel comune di Porto Torres riguardano esclusivamente la movimentazione degli animali ruminanti, quali ovini, bovini e caprini. Questi blocchi consistono in una serie di misure restrittive imposte per prevenire la diffusione del virus tra gli animali. Tra queste rientrano il divieto di movimento degli animali, controlli sanitari obbligatori, vaccinazione nelle aree a rischio e disinfestazione contro gli insetti vettori del virus, principalmente il Culicoides. Le prescrizioni rimangono attive fino a quando il focolaio sarà considerato sotto controllo, senza però influire sulle normali attività aziendali non legate all'allevamento». Così Pier Luigi Molino, imprenditore agricolo di Porto Torres, titolare di una delle aziende zootecniche colpite dalla recente emergenza sanitaria legata alla lingua blu.
Le aziende della zona continuano a implementare misure preventive come l'utilizzo di repellenti specifici, per ridurre la circolazione del vettore. Tuttavia, le conseguenze economiche per il comparto zootecnico sono gravi, con danni stimati superiori ai 25 milioni di euro e migliaia di capi di bestiame già persi in tutta l’Isola come risulta dai dati della Coldiretti. La lingua blu non è una zoonosi, non rappresenta dunque un pericolo per la salute umana, ma è trasmissibile solo tramite il vettore e non per contatto diretto tra animali o persone.
«Per affrontare in modo efficace questa crisi», prosegue Molino, «è auspicabile un intervento immediato da parte delle istituzioni, con risarcimenti adeguati per le aziende colpite. Inoltre, si sollecita l’avvio di una campagna preventiva che permetta di anticipare l'acquisto dei vaccini, affinché si possa evitare una situazione simile in futuro. La tutela e la prevenzione della salute del nostro bestiame sono prioritarie per garantire la qualità delle nostre produzioni zootecniche e la sicurezza alimentare».
In questo contesto, l’imprenditore agricolo ribadisce l'importanza di una corretta gestione delle campagne vaccinali contro la Blue Tongue. «Bisogna programmare per tempo l’acquisto dei vaccini», dice Molino, «e somministrarli in periodi lontani dai parti per non stressare ulteriormente gli animali, ma soprattutto è consigliabile evitare la vaccinazione nei mesi caldi, quando si registra la più alta circolazione del Culicoides, il principale vettore della malattia. Vorrei ulteriormente sottolineare l'importanza di pianificare attentamente la vaccinazione per massimizzare la protezione e la salute degli animali».