Il borgo di Cala Reale senz’acqua e a Cala d’Oliva e Fornelli gli impianti idrici mostrano tutte le loro criticità. La situazione di estrema precarietà sta diventando sempre più insostenibile per i disservizi che sta provocando, per di più a ridosso dell’inizio della stagione estiva. Il passaggio di gestione del sistema idrico dell’Asinara dal Comune alla società Abbanoa ancora non si è ancora perfezionato. L’unica nota positiva resta l’approvazione in giunta del progetto redatto dall’ingegner Marco Addis incaricato dal gestore unico, un piano di interventi urgenti propedeutici al trasferimento ad Abbanoa della gestione delle infrastrutture idriche dell’Isola dell’Asinara”.

Il progetto pari a 467mila e 187euro prevede la realizzazione di un impianto di distribuzione con la realizzazione di allacci, stradelli e serbatoi a Cala Reale e Cala d'Oliva. Nel frattempo l’isola resta a secco, una situazione che mette in allarme gli operatori del parco e il sindaco Massimo Mulas.

“Registriamo con amarezza che sull'isola prosegue l'emergenza idrica. Una situazione grave, e nonostante il Comune non ha competenza sul servizio idrico – sostiene Mulas – negli ultimi anni è sempre intervenuto per gestire le emergenze e un intervento straordinario è diventato ordinario. Questo è stato un errore, perché in questo modo il problema non è stato affrontato alla radice da tutti i soggetti che ne avrebbero avuto la responsabilità”.

Dal 2015 ad oggi la spesa sostenuta dal Comune per supportare i servizi di fornitura idrica ammonta a circa 900mila euro. “E’ doveroso che tutti i soggetti coinvolti si facciano carico di questa spesa, e quindi Conservatoria delle Coste e concessionari degli immobili gestiti dalla stessa, Ente Parco, enti e agenzie strumentali della Regione, ministeri vari”, precisa. E su Abbanoa, "che non prende una posizione certa rispetto alle sue prerogative e competenze", aggiunge ,“questo inspiegabile ritardo nella presa in carico della rete allontana il momento in cui l'Asinara potrà definitivamente essere valorizzata come merita”.

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