L’Anglona dice no all’agrivoltaico senza pianificazione e concertazione con le comunità locali. Nel corso di un incontro organizzato a Martis, ambientalisti, amministratori comunali e allevatori hanno annunciato una vertenza territoriale contro l’uso indiscriminato delle aree agricole.

La scelta di tenere l’incontro a Martis (nel centro polivalente Vincenzo Migaleddu) ha una ragione precisa. ll territorio del paese è interessato (insieme a Chiaramonti e Tula) a un progetto di una stazione agrivoltaica su una superficie di 84 ettari, con potenza di 39 megawatt. Si parla di moduli fotovoltaici, linee elettriche di collegamento alla rete nazionale, viabilità, una cabina di raccolta, una nuova stazione elettrica, sbancamenti, strade e cavidotti, tutto in area agricola.

Mauro Gargiulo, di Italia Nostra Sardegna, ha segnalato che il progetto prevede interventi a ridosso del sito archeologico delle domus de janas di  Su Murrone e della foresta pietrificata di Carrucana. Si stanno opponendo con osservazioni il Comune di Martis e la Regione. Una linea confermata dal sindaco Tiziano Lasia. 

Hanno partecipato i rappresentanti del Coordinamento anti speculazione, Agostino Peru, Laura Cadeddu e Maria Grazia Demontis. 

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