Alla basilica San Gavino di Porto Torres questo pomeriggio una folla immensa  ha voluto tributare l'ultimo saluto a Marco Satta Giannichedda, il giovane pugile turritano di 32 anni morto a causa di un infarto (come ha stabilito l'autopsia) il 19 giugno scorso.

La basilica non è bastata a contenere tutta la gente accorsa. Alcune centinaia di persone infatti sono state costrette a rimanere fuori. I presenti hanno seguito con grande commozione la messa funebre, concelebrata da don Michele Murgia e don Tore Masia.

In prima fila gli amici più stretti di Marco, che indossavano una maglietta con la scritta “La locomotiva di Tyson”, il bar gestito con successo dall'ex pugile. Da tutti quindi una testimonianza di affetto per Marco e i suoi familiari. All'uscita del feretro un grande applauso della folla. Giovani amici hanno fatto volare dei palloncini bianchi nel cielo. Che dovrebbero idealmente raggiungere un giovane generoso e intelligente che nella sua breve vita è riuscito a farsi volere bene da tutti.
 

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