Gli otto sindaci della Rete Metropolitana del Nord Sardegna si sono riuniti questa mattina sulla quattro corsie Alghero-Sassari (dove da qualche giorno il Comune algherese ha trasferito la sua sede temporanea, in un container) per approvare le osservazioni da portare alla Commissione di Valutazione Impatto Ambientale.

La tesi dei sindaci di Sassari, Alghero, Porto Torres (rappresentata dal vicesindaco), Castelsardo, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria, in pratica, rafforza la posizione già espressa dalla Regione: il lotto non può essere qualificato come una "nuova strada" in quanto, all'entrata in vigore del Ppr, l'intervento nella sua interezza era già inserito nei documenti programmatici e pianificatori regionali e nazionali e autorizzata sia dal punto di vista ambientale e urbanistico.

I primi cittadini del territorio hanno anche inviato una lettera con la richiesta di audizione al segretario del Cipe, Giancarlo Giorgetti, e confermato la partecipazione in occasione del Consiglio comunale aperto che si terrà nella giornata di lunedì 26 novembre in via Columbano ad Alghero, con tutti i referenti istituzionali.

Domani, invece, i sindaci della Rete Metropolitana parteciperanno alla conferenza stampa sul lotto a rischio, promossa a Cagliari dalla Regione. In contemporanea all'assemblea della Rete Metropolitana, la coalizione di centrodestra sardista ha incontrato i cittadini di fronte agli uffici comunali di Porta Terra, per affrontare nel dettaglio gli impedimenti che stanno mettendo a repentaglio la realizzazione dell'ultimo lotto della 4 corsie Alghero-Sassari.

Il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, ritiene che i problemi nascano solo ed esclusivamente dal Ppr di Soru e che, tra l'altro, erano ben noti fin dal 2015. "L'unica soluzione - ha dichiarato - è sperare che i tecnici del ministero diano una interpretazione estensiva del Piano paesaggistico regionale che, obiettivamente, è un blocca-Sardegna".
© Riproduzione riservata