Il centro storico di Ittiri nelle vie Monserrato e via Gelsi ha accolto migliaia di persone che hanno voluto partecipare all’iniziativa “Manos de Fainas pero s’affidu-il fidanzamento”, la prima parte di un evento storico, come da tradizione, che negli anni 50 del secolo scorso era considerata la festa per eccellenza: il matrimonio.

Un progetto ideato e progettato dall’Associazione Culturale Istìga, diretto da Massimiliano Marongiu Trini, e messo in piedi dall’Associazione Itifallico, nasce e si sviluppa, attraverso una ricerca sul campo che ha permesso di recuperare e costruire fedelmente ambientazioni e dettagli dei riti, un autentico viaggio nel tempo. Sabato scorso i due fidanzati e futuri sposi Sergio e Luana si sono finalmente incontrati a casa della sposa per scambiarsi l’anello e le promesse di futura vita coniugale. L’atmosfera prima intima poi familiare è diventata una vera festa: per strada chiacchiere, dolci tipici, racconti popolari; i parenti laboriosi hanno offerto rosolio e proposto degustazioni a base di pasta di mandorle. Tutto il quartiere era in festa.

Le case delle famiglie Pes Scanu e Idda Orani sono state abilmente ripulite e ammodernate come negli anni 50, dalle vettovaglie agli arredi, persino alla radio si sentiva musica d’altri tempi. Le musiche sono state curate da Radio Club Coros-Museo della Radio Mario Faedda. Un salto all’indietro di 70 anni, magistralmente interpretato da tutti i cittadini coinvolti. Gli attori della Compagnia Teatro Ittiri hanno partecipato come invitati al matrimonio.

Ma anche i visitatori si sono calati nella parte e hanno fatto parte della festa: Ittiri ha regalato alla memoria del paese uno spaccato di vita quotidiana molto suggestivo. Ma l’evento di “Manos de fainas pro s’affidu“ è appena iniziato: il 1 giugno, nelle antiche vasche di BinzaFuntana, assisteremo alla preparazione della lana che servirà per riempire i cuscini e il materasso degli sposi. L’associazione culturale Itifallico, in questo luogo pieno di ricordi, racconterà il rito della preparazione della lana, un elemento prezioso nella società ittirese, per molti anni e per svariati utilizzi; la stessa veniva tosata dai soli uomini, ma preparata dalle donne, al fine di realizzare il materasso e i cuscini per gli sposi. 

© Riproduzione riservata