Nuovo trasferimento delle autobotti contenenti rifiuti liquidi pericolosi dal centro intermodale.

Lo ha deciso il sindaco Sean Wheeler con un'ordinanza che dispone il cambiamento di sede dei rifiuti liquidi contenuti nelle 20 autobotti attualmente in sosta presso il piazzale del Centro intermodale regionale della zona industriale di Porto Torres in cisterne da un metro cubo raggruppando i rifiuti per caratteristiche di pericolosità.

Le autocisterne, inizialmente in sosta in via Domenico Millelire, erano state utilizzate per raccogliere i residui dei rifiuti derivanti dall'incendio che si era sviluppato il 27 luglio dello scorso anno nell'area industriale, distruggendo i capannoni delle società É Ambiente per lo stoccaggio e smaltimento rifiuti industriali, e Inversol per la produzione e stoccaggio di materiali vernicianti e solventi.

"Il trasferimento dovrà essere eseguito dalle ditte proprietarie dei mezzi entro 5 giorni dall'emanazione dell'ordinanza - si legge nel provvedimento - sotto la sorveglianza del Comune di Porto Torres e previa comunicazione dei tempi e delle modalità operative allo stesso ente e alla polizia stradale".

Alla società E' Ambiente si ordina di proseguire l'attività di gestione rifiuti presso l'impianto "Ex Loi Box srl - Aspir Sarda sas" in via Domenico Millerire conformemente alle prescrizioni riportate nelle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Sassari.

L'ordinanza stabilisce, sempre a carico della società E' Ambiente, la vigilanza continua delle cisternette durante tutta la loro permanenza presso il centro intermodale, con postazione fissa nelle ore notturne e un controllo orario durante quelle diurne; dovranno essere fatte altresì verifiche di eventuali perdite di rifiuti e dovrà essere redatto apposito verbale giornaliero delle attività di sorveglianza, completo di relativa documentazione fotografica, da trasmettere al Responsabile unico di procedimento.

L'ordinanza sindacale è stata trasmessa all'assessorato regionale all'Ambiente per valutare quanto già richiesto in sede di riunioni tecniche, per la dichiarazione di stato di calamità ambientale e per lo stanziamento dei fondi necessari a far fronte a tale emergenza.
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