Dal palcoscenico della sua casa di Porto Torres, ha intonato un canto di preghiera e di speranza per l'intera umanità. "La dedico a tutti coloro che hanno perso i loro cari e che stanno soffrendo in un momento drammatico per tutti". Così Francesco Demuro, oscar della lirica come migliore tenore al mondo, ieri si è lasciato andare ad una performance dal suo balcone, intonando il brano S'Ave Maria in sardo.

Come vive questo momento?

"Per una persona come me che ama la vita e le cose semplici, questo è il momento in cui bisogna riflettere sull'importanza di ciò che abbiamo e non su quello che vorremmo avere. L'abbraccio di una persona cara, scambiare due parole con gli amici e godersi un caffè al bar, sono cose che adesso ci mancano, cose di cui non possiamo godere, ma pensiamo invece quanto sono rilevanti nel quotidiano perché dimostrano che abbiamo bisogno degli altri, del calore e della vicinanza della gente. Leviamoci la maschera e riscopriamo le piccole cose senza fare finta di dimostrare che non abbiamo bisogno del prossimo".

Come pensa che andrà a finire?

"Penso che se tutti rispetteremo le regole, la malattia andrà a morire per conseguenza naturale, perciò dobbiamo stare tutti buoni a casa e cercare di dare ossigeno agli ospedali ormai saturi, soprattutto nelle zone rosse. Sicuramente verrà fuori un vaccino, un farmaco che ucciderà questo virus, però dobbiamo avere un po' di pazienza e credo che tra non molto tutto finirà. Ci sono Regioni come la Lombardia che stanno subendo delle perdite grandissime e questo è drammatico".

Quali sono i suoi impegni saltati a causa dell'emergenza coronavirus?

"Tutti noi abbiamo dovuto rinunciare ai nostri impegni lavorativi, perdendo risorse e opportunità, ma molti hanno perso la vita e credo che questo sia molto più grave. Dovevo essere presente all'incontro bilaterale Italia-Francia, un concerto in programma a Napoli dove era previsto il vertice tra i presidenti Conte-Macron, poi eravamo pronti ad entrare in scena a Parigi per un concerto con la coproduzione del Metropolitan di New York, invece è saltato tutto perché la situazione è degenerata e bisognava ritirarsi".

Che consigli si sente di dare alla gente in questo momento drammatico?

"Consiglio a tutti di stare più sereni possibile, perché essere pessimisti e pensare in negativo significa solo farsi del male ulteriormente. Dico alla gente di pregare tanto perché la preghiera a me è sempre stata di aiuto, e qualcosa di positivo è sempre successa. Spero che lo Stato faccia qualcosa per aiutare le attività economiche in crisi, e credo che alcune cose le stia già facendo, sperando che diventino interventi concreti. Auguro a tutti la salute, la serenità e la forza di riprendere a lavorare una volta terminata l'emergenza".
© Riproduzione riservata