Il Polo Universitario Penitenziario di Sassari all’avanguardia in Italia
Conclusa positivamente la sperimentazione informaticaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La pandemia ha impedito gli incontri istituzionali in presenza ma non ha fermato la sperimentazione e la crescita del Polo Universitario Penitenziario (PUP) dell'Università di Sassari che riguarda le case circondariali di Bancali-Sassari e Nuoro più i centri di reclusione di Alghero e Nuchis-Tempio. Questa mattina nell'aula magna dell'ateneo sassarese si sono tenuti gli Stati Generali con le istituzioni partner, gli enti finanziatori.
Il rettore Gavino Mariotti e il delegato per il PUP Emanuele Farris hanno snocciolato cifre e risultati di un progetto che viene preso ad esempio in tutt'Italia. Non a caso il ministero ha scelto proprio Sassari per sperimentare la prima infrastruttura informatica penitenziaria volta a facilitare gli studi universitari dei detenuti studenti. Sperimentazione che si è conclusa positivamente e ora verrà estesa agli altri PUP d'Italia.
Il Polo Universitario Penitenziario si conferma anche leader per percentuale di studenti detenuti e detenuti laureati: su 60 carcerati studenti attivi (il 62% in regime di alta sicurezza) si sono laureati in cinque, che rappresentano il 27% dei laureati annuali in tutte le carceri italiane.