Nuovo spostamento del processo che vede in aula una ventina di imputati in merito agli assalti ai portavalori: prima Lanusei, poi Sassari e ora Cagliari, Corte d'Assise.

L'udienza di oggi si è svolta nell'aula bunker di Bancali, mentre la prossima sarà nel capoluogo al ritmo di una alla settimana.

Alla sbarra 12 detenuti e altre 16 persone (qualcuna ai domiciliari altre in libertà): la mente della banda, secondo i magistrati, erano l'ex sindaco di Villagrande, Giovanni Olianas, oltre a Salvatore Sanna, Luca Arzu e Angelo Lostia.

Le accuse vanno dall'associazione a delinquere alla detenzione di armi, e i fatti che entrano nel processo si sono verificati tra il 2013 e il 2016.

La difesa ha presentato oggi varie eccezioni sulle quali i giudici si sono riservati la decisione: in particolare le contestazioni riguardano le indagini, che sono passate dalla Procura di Nuoro a quella di Cagliari e infine alla Dda, la presunta nullità dell'udienza preliminare, che ha determinato il rinvio a giudizio degli imputati, e il fatto che per molti di questi siano scattati atti di indagine (come le intercettazioni) prima che il loro nome venisse scritto sul registro degli indagati.

In aula c'era anche Antonello Mesina, il nipote 24enne di Graziano, che si è consegnato alle autorità la settimana scorsa.

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