Bonifiche completate nello specchio acqueo del porto industriale di Porto Torres.

Le chiazze oleose di olio e gasolio sono state interamente prosciugate e ora è caccia ai responsabili per capire le cause e l’origine di quella lingua di idrocarburi lunga 300 metri.

La società Sarda Antinquinamento incaricata alla prevenzione e alla bonifica degli inquinamenti delle acque del porto ha terminato gli interventi, dopo che martedì scorso erano state rinvenute sostanze giallastre nel sottobanchina della diga foranea, non lontano dalla banchina Ep Produzione.

La società che gestisce la Termocentrale elettrica di Fiume Santo ha già inviato agli enti competenti - Arpas, Capitaneria di porto, Comune di Porto Torres, Provincia e Ministero dell'Ambiente - una lettera dove si dichiara estranea allo sversamento in mare degli idrocarburi, sostanza scoperta dalla Sarda Antinquinamento, concessionaria del servizio, che ha provveduto a segnalare la situazione di inquinamento alla Capitaneria di Porto.

Ancora non si conoscono i risultati delle analisi sui campionamenti effettuati dalla stessa Capitaneria e inviati all’Arpas, così come risultano sconosciute quelli richiesti da Ep Produzione a una ditta privata. Resta in piedi la denuncia alla Procura contro ignoti, e dall’esito dipenderà anche l’individuazione dei possibili responsabili, oltre alla provenienza del liquido inquinante.
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