Giallo sulla nave Tirrenia: Imelda Bechstein potrebbe essere morta di stenti
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Vogliono la verità sulla tragica fine di Imelda Bechstein e presto saranno sentiti dai pm di Genova. Nelle prossime ore, il marito e altri parenti della pensionata tedesca, 74 anni, trovata morta nel vano di ispezione delle eliche di prua del traghetto Sharden, incontreranno i magistrati, accompagnati dai loro legali, gli avvocati Roberto Dolcino e Paolo Frank.
Il marito della donna si trovava con lei sulla motonave della Tirrenia, la sera della scomparsa, il 30 ottobre scorso, durante la traversata Porto Torres - Genova. Il corpo è stato trovato, 14 giorni dopo, quasi per caso, durante un controllo sul traghetto Sharden, a Porto Torres.
L’autopsia è stata eseguita martedì e i tre consulenti della Procura di Genova sono al lavoro per rispondere alle domande dei magistrati.
Ma ci sono anche le questioni che saranno poste dai familiari della vittima. Imelda Bechstein è morta all’interno di un vano di ispezione che avrebbe dovuto essere chiuso. Probabilmente la donna ci è finita per errore, dopo avere sbagliato percorso.
La parte superiore del vano è una grata, dalla quale la pensionata tedesca poteva essere vista. Le indagini stanno accertando anche questa circostanza, i magistrati si stanno occupando delle modalità delle operazioni di ricerca della vittima, dopo l’allarme lanciato dal marito.
Imelda Bechstein, finita per errore in un settore isolato del traghetto, potrebbe essere morta di paura e di stenti. Si tratta solo di ipotesi, la Procura di Genova non trascura nessuna possibilità.