La festa di Sant'Antonio Abate è molto sentita nel Nord Sardegna e in molti paesi viene organizzata in maniera molto accurata dagli appositi comitati.

A Mara, centro del Villanova, martedì 16 gennaio gli appuntamenti partiranno alle 16 con la celebrazione della Santa Messa nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Alle 17 è in programma la benedizione del fuoco in piazza Piu Arru, dove sarà anche servito un rinfresco. Dalle 19 è prevista l'arrostida con carne di maiale e salsiccia tradizionale di Mara, accompagnata da canti e balli.

A pochi chilometri di distanza, più precisamente a Padria, martedì 16 gennaio, alle 17, saranno celebrati i vespri e la Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Santa Giulia. Le bandiere verranno accompagnate dal fisarmonicista Antonello Salis. Alle 18 ci sarà la benedizione e l'accensione del fuoco in largo Giuseppe Mazzini. Dalle 20 in poi sarà servita l'arrostita. Mercoledì 17 gennaio, alle 11, sarà officiata una nuova funzione liturgica.

Sarà festa anche a Olmedo. Sempre nella giornata di martedì 16 gennaio, alle 18.30, sono previste l'accensione e la benedizione del fuoco. In programma un intrattenimento musicale con Daniele Murroni e balli sardi con l'organetto di Guido Vercellino. Il Comitato offrirà penne all'arrabbiata o al pomodoro.

Sant'Antonio Abate sarà festeggiato anche a Cossoine grazie al comitato spontaneo e all'Avis locale, di cui è il patrono. Martedì 16 gennaio alle 18, nella chiesa di San Sebastiano, saranno celebrati i Vespri e la Santa Messa. Alle 18.45, nel piazzale antistante, sarà acceso e benedetto su "Fogulone". Alle 19.30 spazio alla degustazione con pane untinadu, farre e saltizzone per tutti. Mercoledì 17 gennaio alle 18, sempre nella chiesa di San Sebastiano, sarà officiata la Messa liturgica solenne. Seguiranno la benedizione delle immaginette e il rinfresco.

Festa inoltre a Burgos, centro del Goceano: alle 17 sarà celebrata la Santa Messa seguita dalla benedizione del fuoco. Mercoledì 17 gennaio, alle 16.30, è prevista la funzione liturgica celebrata dal vescovo, Monsignor Corrado Melis, e il cambio della bandiera.

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