“Questa pandemia sembra averci fatto dimenticare che il territorio di Porto Torres attraversa alcune problematiche che si stanno aggravando. Purtroppo la cronaca ci ricorda di continui episodi di violenza e di crimini, e la nostra comunità non ci ha fatto mancare nulla tra arresti per furti, assalto armato con minore, un assassinio di un nostro concittadino, sbarchi con ovuli di eroina, violenze, droga e denaro riciclato”. In aula è Antonello Cabitta, consigliere comunale Dem, ad elencare una lunga escalation di reati plurioffensivi,che hanno coinvolto in questo periodo cittadini turritani e colpito una comunità alle prese con la crisi economica, il disagio delle famiglie e in particolari dei minori. “Ci tengo a precisare che sono garantista assoluto e – aggiunge l’esponente in consiglio - mi auguro che tutti possano dimostrare di essere estranei ai fatti addebitati, ma questo ci deve far riflettere per cominciare a tenere alto il livello di attenzione e quindi di coinvolgere in un incontro istituzionale le forze dell’ordine e la Prefettura per capire se si tratta di semplici coincidenze o meno tali da richiedere un’azione forte di contrasto”. Il sindaco Massimo Mulas ha ribadito le continue interlocuzioni con le forze dell’ordine: “C’è uno spirito di collaborazione e attenzione verso alcuni fenomeni emergenti”, sostiene il primo cittadino. “La pandemia ha aumentato il disagio sociale e i comportamenti deviati, ma attraverso i Servizi sociali stiamo seguendo le dinamiche che riguardano il mondo giovanile, consapevoli di come stia aumentando la sacca di disagio. Per questo vorremmo rilanciare un Commissariato di polizia, per rinforzare la presenza dello Stato e aumentare la percezione di sicurezza nella nostra città”. 

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