Elighe Mannu: è fruibile l'unico bosco sopravvissuto all'Asinara
In corso i lavori su un’area di circa 200 ettariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un grande bosco naturale di lecci, l’unico sopravvissuto nel Parco nazionale dell’Asinara. Sono in corso i lavori su Elighe Mannu, un’area boschiva di circa 200 ettari nel nord dell’isola, sottoposta a ben quattro interventi di valorizzazione e protezione che consentiranno di mettere in sicurezza le componenti arboree, di sistemare gli spazi aperti con muretti di contenimento in pietra, staccionate, panche e tavoli in legno per accogliere i turisti, con l’obiettivo di garantire la fruizione del bosco. L’importo complessivo dei lavori in via di completamento è di 1 milione e 870mila euro finanziati dal dal ministero della Transizione ecologica a seguito dei bandi “Parchi per il clima” a favore dei parchi nazionali. Il progetto complessivo proposto prevede tre sotto-progetti distinti con diversi obiettivi: il primo intervento prevede la disetaneizzazione del soprassuolo e il rinfoltimento delle aree meno vegetate; il secondo consiste nella a protezione dell'area boscata agli incendi boschivi; infine il terzo progetto la fruizione del bosco per i visitatori del Parco. L’obiettivo è garantire la fruizione del bosco e dell’ambiente circostante senza interferire nell’impatto paesaggistico dell’isola. Inoltre si intende realizzare spazi reversibili, comunicativi e formativi capaci di raccontare i vari aspetti ambientali del parco ad un pubblico vario. Pertanto si sta procedendo alla sistemazione essenziale degli spazi per la fruizione, alla manutenzione delle aree di sosta esistenti, delle sorgive esistenti e alla implementazione dei percorsi esistenti legati alla rete di “Elighe Mannu”. Attualmente è in fase progettuale la realizzazione di un vivaio forestale (300mila euro), mentre sono iniziati i lavori il 3 settembre scorso per disetaneizzazione (545mila euro affidati alla ditta Puzzu Appalti di Pattada); la protezione antincendio ( 658.000), un progetto in attesa del parere del Ministero dell’Ambiente e infine la fruizione (366.000), con i lavori iniziati il 26 maggio e arrivati quasi al termine.