Il passaggio dell’ospedale Marino dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari alla Asl, previsto per il primo gennaio, è stato presentato dai vertici aziendali come un trasferimento ordinato, senza interruzioni delle attività cliniche. Una versione rassicurante che però non convince il presidente della Commissione consiliare Sanità Christian Mulas.

«Mentre i comunicati ufficiali parlano di una transizione regolare, medici ortopedici, anestesisti, fisiatri, infermieri e Oss non hanno ricevuto alcuna informazione chiara sul loro futuro ruolo, sulla collocazione nei nuovi organigrammi e sulle modalità del passaggio», denuncia Mulas. Ad alimentare le preoccupazioni è soprattutto il futuro dell’attività operatoria ortopedica, «un settore che solo quest’anno ha registrato oltre 1.300 interventi e che rappresenta un patrimonio sanitario da tutelare».

L’unica comunicazione formale ricevuta riguarda, paradossalmente, il reparto di Fisiatria, «per il quale si parla della necessità di svuotare il reparto. Se questo è l’inizio della transizione, è legittimo chiedersi quale sia il progetto reale», incalza Mulas secondo cui «non è accettabile che, a poche settimane dal trasferimento, nessuno tra medici, infermieri e personale sanitario sappia cosa accadrà dal giorno successivo. L’incertezza genera disorientamento, mette a rischio la continuità delle cure e alimenta sfiducia». 

Per questo il presidente annuncia la convocazione urgente della Commissione Sanità, invitando i vertici Aou e Asl per ottenere chiarimenti e informazioni ufficiali. 

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