"Chi studia ha le competenze per affrontare sfide professionali diverse con maggiori opportunità di trovare lavoro e di scegliere con libertà".

Lo ha detto il prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, nell'incontro con gli studenti delle scuole Nautico, Professionali e liceo dell'Istituto superiore Mario Paglietti per riflettere sul perché del disagio giovanile e della dispersione scolastica che si manifesta particolarmente nel passaggio dalla terza media alla prima superiore.

Prefettura e scuola in prima linea per cercare di capire generazioni che sempre più spesso paiono sfuggire alla comprensione di istituzioni e famiglie. Il fenomeno dell'alto tasso di dispersione si presenta soprattutto negli istituti Nautico e Professionali con alla base motivazioni legate alle condizioni culturali ed economico-sociali.

"Ma c'è pure un bacino di raccolta e una soluzione di riserva con i corsi serali - ha aggiunto il dirigente scolastico, Francesco Sircana - che consentono a ragazzi e adulti di ottenere un diploma di tecnico. La Sardegna è la Regione con il più alto tasso di dispersione scolastica, ciò significa che un ragazzo su tre non arriva al diploma, - spiega il prefetto Marani - un dato sconvolgente che non può essere spiegato soltanto con la mancanza di lavoro e la stessa scuola non può essere l'anticamera di una futura occupazione ma un luogo dove si impara a vivere e dove si diventa cittadini anche attraverso la conoscenza dei diritti della Costituzione".

Il prefetto ha invitato gli studenti a riflettere sui loro obiettivi "e se necessario vi dovete arrabbiare per avere ciò che volete dal mondo facendo presente agli anziani quali sono le vostre esigenze, e solo se riuscirete a capire i vostri bisogni noi vi potremo aiutare".

Il prefetto Marani ha infine illustrato in un video i dati allarmanti degli incidenti stradali nella provincia di Sassari - 2.569 nel 2017 e 2.483 nel 2016 - causati principalmente dallo stato di alterazione per uso di alcool e droghe, dall'alta velocità e dall'invasione di corsia che hanno provocato 30 morti nello scorso anno.
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