Era finito ai domiciliari nell’agosto del 2016 con l’accusa di peculato e, da allora, Franco Zene, 40 anni, è sospeso dall’incarico di dirigente del Comune di Sennori.

Nel processo che lo riguarda, in corso a Sassari, il pubblico ministero Mario Leo ha chiesto l’assoluzione del dirigente comunale, sulla base degli elementi emersi nel corso del dibattimento. Il processo è in corso davanti al collegio, presieduto dal magistrato Gian Cosimo Mura. Leo ha escluso che vi siano le prove della condotta attribuita a Zene.

La contestazione mossa al dirigente comunale è quella di avere incassato indebitamente delle somme che sarebbero state ottenute "gonfiando" la sua busta paga. 

Ma nel corso del processo è emersa una circostanza nuova, segnalata dai difensori di Zene, i penalisti Nino Cuccureddu e Pierino Arru. Il software utilizzato per la predisposizione delle buste paga aveva un problema che veniva risolto con una sorta di compensazione sulle somme erogate erroneamente. La sentenza è attesa il nove novembre prossimo.

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