Dimitri Fricano, il 30enne di Biella che ha confessato l'omicidio della sua fidanzata, Erika Preti, in una villetta di San Teodoro dove i due erano in vacanza, non è infermo di mente.

Lo afferma la relazione dei periti incaricati dal Gup del Tribnale di Nuoro.

Fricano quando ha ucciso la fidanzata 28enne nella frazione di Lu Fraili era perfettamente in grado di intendere e volere, e lo è anche oggi.

L'omicidio è avvenuto la mattina del 12 giugno 2017 al culmine di un litigio.

Erika è stata uccisa con un coltello da cucina: Fricano è accusato di omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi e di simulazione di reato. Aveva inscenato una rapina per giustificare l'omicidio della fidanzata, dopo un mese è crollato, ha confessato ed è stato arrestato e portato nel carcere di Ivrea.

Il 30enne non era presente in Aula, dove c'erano i suoi legali e i genitori di Erika. Dal passato di Dimitri Fricano è emerso un hobby inquietante: faceva il retauratore di rasoi antichi.

La prossima udienza del processo, che si sta celebrando con rito abbreviato, è prevista per il 26 ottobre. Giorno in cui, dopo la requisitoria dell'accusa e l'arringa difensiva, i giudici si ritireranno in camera di consiglio per emettere la sentenza.

(Unioneonline/L)
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