Doveva prendersi sessanta giorni di tempo per motivare la sentenza, ma in appena dieci (4 maggio) ha depositato in cancelleria l'esito della sua decisione del 26 aprile.

In quella data, al termine di un'udienza lunga e molto tesa, il gup di Nuoro Claudio Cozzella aveva rinviato a giudizio Alberto Cubeddu, condannato a 2 anni e 4 mesi il suo presunto complice, Paolo Pinna, nel duplice delitto dello studente di Orune Gianluca Monni e Stefano Masala, ed infine assolto dall'accusa di favoreggiamento Alessandro Taras.

Sia Pinna che Taras erano stati giudicati con il rito abbreviato. In 57 pagine, il giudice motiva il suo provvedimento riassumendo l'assurda e tragica vicenda costata la vita ai due giovani nella primavera di tre anni fa.

Alberto Cubeddu, il giovane di Ozieri ritenuto assieme al cugino Paolo Enrico Pinna - già condannato dal tribunale dei minori di Sassari a 20 anni di reclusione - l'autore dei due omicidi, sarà processato davanti alla Corte d'assise di Nuoro il 3 luglio.

A Paolo Enrico Pinna sono stati inflitti 2 anni e 4 mesi per aver minacciato ripetutamente un giovane di Orune, Piergiorgio Massaiu, da cui chiedeva che si adoperasse per recuperare una pistola sottratta in paese durante una rissa.

Alessandro Taras è stato assolto dall'ipotesi di reato di favoreggiamento relativamente all'incendio dell'auto di Masala, reato per il quale era indagato in concorso con Cubeddu. Taras era stato convinto che si trattasse dell'auto di Cubeddu e non di quella utilizzata del povero Masala e utilizzata per l'omicidio Monni a Orune.

© Riproduzione riservata