Da Coscia di donna a Porto Ferro, un tratto di costa da mettere in sicurezza
Segnaletica obsoleta o assente: i pericoli per turisti e visitatoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un tratto di costa selvaggio, di grande bellezza e valore naturalistico, quello che va da Coscia di donna (a sud di Stintino) sino a Porto Ferro, passando per l'Argentiera. Siamo nel nord ovest della Sardegna: una trentina di chilometri di costa a picco sul mare, che culminano in spiagge e calette stupende, in cui sono anche evidenti i frequenti cedimenti delle pareti soprastanti e altri danni provocati dall'erosione.
In questo caso, vista anche la vastità della zona, interrompere i processi naturali è impresa ardua, ma sulla sicurezza qualcosa bisogna pur farla. Alcune calette sono raggiungibili solo in barca, le altre attraverso sentieri tortuosi e ripidi, la maggior parte pericolosi e sconnessi, senza corrimano e protezioni. A volte basta una distrazione o un piccolo malore per correre grossi pericoli. Non tutti i turisti o visitatori infatti sono abili escursionisti e anche la scorsa estate non sono mancate le vittime, precipitate in dirupi di accesso ai litorali.