Niente nuovi cassonetti e neppure raccolta rifiuti, ma solo cumuli di sacchi di spazzatura sparsi qua e là nello scalo marittimo di Porto Torres. Sembrava un'altra storia, invece, il cambio di gestione del servizio di pulizia e raccolta rifiuti nelle aree portuali, avviata con il nuovo anno, sembra non convincere gli operatori del porto commerciale.

"Ogni giorno la montagna di immondizia cresce e nessuno, a seguito dell'assegnazione del nuovo appalto, sembra avere il compito di raccogliere i sacchetti della indifferenziata - lamentano - e si ritorna a vivere nel degrado, una situazione che stride con quello che dovrebbe essere il panorama tra i più suggestivi e strategici per il turismo locale. Mancano le isole ecologiche e i cestini stradali".

Ma la nuova gestione della raccolta che l'Autorità di sistema portuale del Nord Sardegna ha affidato alla società De Vizia Transfer, ha il compito di svolgere il servizio di pulizia e spazzamento nelle aree portuali, non in concessione demaniale, con successivo conferimento e smaltimento per migliorare la qualità ambientale del porto sia industriale che civico.

Il servizio, quindi non comprende la gestione dei rifiuti in aree demaniali date in concessione a soggetti operanti in ambito portuale. Criteri che fanno discutere, in quanto gli operatori portuali si chiedono, a questo punto, su chi ricadrebbe la competenza della raccolta in alcune zone abbandonate all'incuria. Nel frattempo si mette a dura prova la situazione igienico-sanitaria.
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