Consorzio industriale senza guida: «Porto Torres rivendica la presidenza»
Decaduto il presidente delegato del Comune di Sassari, le parti politiche devono indicare una figura. Porto Torres Avanti propone un nome turritanoCambiano le amministrazioni comunali e il Consorzio industriale provinciale di Sassari resta senza guida. Decaduto il presidente delegato del Comune di Sassari e l’esponente del Comune di Alghero, le parti politiche dovranno indicare una figura in grado di porsi alla guida dell’ente consortile che rappresenta le tre aree industriali di Porto Torres, Sassari e Alghero.Il gruppo consiliare "Porto Torres Avanti", chiede al sindaco Massimo Mulas, alla luce dell'imminente nomina, di proporre con forza il nome di un turritano. L’ex sindaco Eugenio Cossu fu l’ultimo rappresentante di Porto Torres, agli inizi degli anni ’90, a ricoprire l’incarico di presidente del Cips. Da allora sono passati oltre 30 anni dall'ultimo portotorrese alla guida del Consorzio Industriale: un ente regionale nel quale il comune di Porto Torres rappresenta il 90 per cento dell'intero territorio consortile.
«Non è possibile che la guida di un ente così strategico per lo sviluppo del territorio turritano, e del suo comparto industriale possa continuare ad essere oggetto di spartizione politica e guidato da chi, in questo momento, deve solo adoperarsi per soddisfare appetiti politici», sostengono i consiglieri Bastianino Spanu e Costantino Ligas. «Le aziende del territorio, - aggiungono - le dinamiche inerenti e funzionali allo sviluppo dell'intera area industriale hanno bisogno di una guida locale con spiccate capacità manageriali nel settore dello sviluppo industriale, portuale, ambientale ed energetico, capacità fondamentali per il rilancio dell'area industriale turritana, ad oggi assimilabile ad un "cimitero industriale" con gravi problematiche ambientate irrisolte». Le partite da affrontare sono tante, con importanti vertenze in via di definizione: il rigassificatore Snam, la retrocessione delle aree Eni non più produttive e la transizione energetica. «Dopo tanti anni vissuti da spettatori, abbiamo il dovere di riprendere in mano la guida del nostro territorio per un vero rilancio economico ed occupazionale e per un futuro sviluppo sostenibile», chiude il gruppo Porto Torres Avanti.